Tra decreti “Rilancio” e “Semplificazioni”
Considerazioni critiche in merito agli ultimi Decreti emanati dal Governo.
Il momento in cui scrivo si può definire storico per chi opera in ambito urbanistico e immobiliare per due motivi:
- il famoso Decreto “Rilancio” D.L. 34/2020 è diventato legge con modifiche, ed è praticamente operativo tramite i vari provvedimenti attuativi pubblicati;
- il Decreto “Semplificazioni” D.L. 76/2020 sta per diventare legge con modifiche, a giorni verrà convertito in via definitiva alla Camera salvo sorprese dell’ultimo minuto.
Il primo lo conosciamo ormai fin troppo bene, riguarda il noto Superbonus 110% che ha infiammato gli animi di molti italiani: da quando qualcuno lo ha presentato come l’inedita possibilità di ristrutturare casa “praticamente a costo zero”, a noi tecnici suona il cellulare ininterrottamente per qualsiasi richiesta di intervento. Sabato e domeniche comprese.
In verità tale iniziativa è stata veicolata male, molto male. Diciamo pure che si è affermata una prevalente credenza che tale Superbonus si possa applicare solo per massivi interventi di efficientemento energetico, quando invece c’è una importante categoria di interventi che vi rientra a pieno titolo: il Sismabonus.
L’Ing. Braian Ietto si impegna da anni a spiegare i benefici economici e di risultato del Sismabonus, ma assieme a lui ho riscontrato una certa sordità da parte dei proprietari d’immobili. Il problema principale infatti riguarda la difficile applicazione della cessione del credito fiscale verso le imprese, in luogo dell’importo altrimenti da portare in detrazione fiscale per un tot numero di anni.
Il Decreto “Rilancio” invece ha gettato lubrificante sull’ingranaggio che si era incrostato, estendendo la possibilità di effettuare la cessione del credito fiscale derivante dal Sismabonus anche agli istituti di credito e intermediari finanziari.
E come per incanto, a buona parte degli italiani sono apparsi i simboli dell’Euro agli occhi, tipo Zio Paperone, dimenticandosi di approfondire l’argomento nel merito. O meglio, lo hanno fatto a modo loro scartabellando sul web notizie alla rinfusa, facendosi spesso confusione su una materia già difficile di suo, dove anche il legislatore ha dovuto lavorare molto per raffinarla rispetto alla versione iniziale del Decreto. E lo ha fatto apportando diverse modifiche, a tratti stravolgendo la versione iniziale.
Mi preme dire che è anche passato in sordina un altro aspetto rilevante: l’estensione della cessione del credito fiscale, con sconto in fattura o verso istituti di credito, anche ad altri tipi di bonus previgenti in edilizia come l’Ecobonus 50/65%, il Sismabonus previgente, Bonus Facciate e il tradizionale Bonus Casa 50%. Tutto chiaramente deve avvenire rispettando tutti i requisiti e condizioni previste dalle rispettive norme di riferimento e disciplina in merito. […]
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