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Idrovia Padova – Venezia

Sono ben 418 le opere incompiute in Italia. Un numero incredibile di lavori progettati e finanziati, ma mai completati.

6 Aprile 2022
idrovia padova-venezia
Redazione calcolostrutturale.com
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Poteva essere…non è

Sono ben 418 le opere incompiute in Italia. Un numero incredibile di lavori progettati e finanziati, ma mai completati. In questa rubrica andremo alla scoperta delle più curiose, analizzandone la storia, i motivi che hanno portato a non completare l’opera tra controversie, burocrazia e controsensi.

C’è anche un canale navigabile tra le tante opere incompiute nel nostro territorio: si tratta di un idrovia che dovrebbe collegare Padova a Venezia, progettata negli anni 70 e mai terminata. Un’opera costruita in piccolissima parte, per la quale sono stati spesi circa 75 milioni di euro, ma ferma dal 1992. L’opera potrebbe vedere la luce grazie al Recovery Found; pochi mesi fa è nato l’Emendamento Idrovia che andrà a stanziare, nel quadro delle risorse europee disponibili, 200 milioni di euro tra il 2021 il 2023.

È dal 1947 che si parla di collegare via fiume l’entroterra padano con la laguna veneta per il trasporto e per lo smistamento delle merci. Un “autostrada dell’acqua” che avrebbe dovuto mettere in comunicazione la zona industriale di Padova con il porto di Marghera, ma che per adesso risulta inutilizzabile.

Il primo progetto nasce nel 1955 e otto anni dopo – con la legge 92 del 03/02/1963 – arriva il primo finanziamento statale di 6.6 miliardi di lire, a cui anni dopo si aggiungono 1 miliardo di lire dai Comuni di Padova, Venezia e dalle rispettive province.

Con il passare degli anni, i collegamenti fluviali esistenti dal XII secolo erano diventati inadeguati alle nuove imbarcazioni per il trasporto delle merci, così venne progettato un nuovo percorso di 27.6 km che avrebbe previsto l’attraversamento del fiume Brenta e del canale Novissimo fino allo sfocio nei pressi di Fusina, a sud di Porto Marghera. I lavori iniziano nel 1968: «L’idrovia verrà completata entro il 1975» scrivevano i giornali all’epoca, ma effettivamente entro il maggio di quell’anno si conclude soltanto la realizzazione di alcune opere come tredici ponti stradali ed uno ferroviario, una traversa sul Brenta, una conca di navigazione e di soli 4,7 km di canale. […]

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