QUANTOBONUS110: il sito per il calcolo del Superbonus 110%
È on line il sito dell’ANCE per il calcolo della sostenibilità degli interventi
L’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) ha messo a punto il portale QUANTOBONUS110, uno strumento per aiutare cittadini e imprese nell’applicazione delle agevolazioni fiscali previste dal SismaBonus 110%.
Si tratta di un sito interattivo che, attraverso una serie di domande, fornisce informazioni relative agli interventi che è possibile effettuare, le modalità di accesso agli incentivi con relativo utilizzo e la valutazione della sostenibilità degli interventi.
In tal modo il cittadino può avere a disposizione una stima approssimata della fattibilità tecnica ed economica dei lavori di miglioramento sismico o adeguamento energetico degli immobili. L’obiettivo del sito quantobonus110, rilasciato dall’ANCE, è stato quello di creare “uno strumento alla portata di tutti, facile da usare e che offre una panoramica completa sotto il profilo economico, fiscale e giuridico per orientarsi efficacemente nella scelta degli interventi da avviare”.
Il primo step è quello di scegliere la tipologia di immobile per il quale valutare il Superbonus: Unifamiliare o Condominio.
Ricordiamo che l’edificio residenziale è definito Unifamiliare se dotato di un accesso autonomo, non comune con altre unità abitative, qualora fosse presente un cancello o portone che lo separi dall’esterno e se composto da massimo 4 unità immobiliari di proprietà della stessa persona. Viceversa la scelta deve ricadere su Condominio: nello specifico parti comuni di un condominio oppure singole unità abitative di un condominio per i quali sono previsti anche lavori nelle parti comuni.
Il passaggio successivo chiede all’utente se, a prescindere dalla scelta precedente, l’immobile è destinato ad uso residenziale. Se così non fosse non è possibile beneficiare degli incentivi fiscali. Per i condomini è necessario che almeno il 50% della superficie totale dell’edificio sia destinato a civili abitazioni; gli edifici unifamiliare, invece, devono appartenere alla categoria catastale A, ad eccezione di palazzi storici, abitazioni signorili, abitazioni in villa, uffici e studi privati.
Dal terzo step in poi la procedura si differenzia per le due tipologie di immobili. Comunque in entrambi i casi nei passaggi successivi sarà chiesto all’utente:
- se l’immobile è in possesso di un titolo edilizio valido, a meno che non sia stato completato prima del 1° Settembre 1967;
- la tipologia di intervento da realizzare, demolizione-ricostruzione o ristrutturazione;
- la presenza o meno di interventi trainanti.
Al termine della procedura comparirà un quadro riepilogativo delle spese, le procedure da eseguire (studio di fattibilità, progetto, affidamento dei lavori ed esecuzione degli stessi), i tecnici a cui rivolgersi ed infine le modalità di gestione del credito.