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La ripresa economica del comparto dell’edilizia passa dal piano nazionale di ripresa e resilienza #nextgenerationitalia

Efficienza energetica, riqualificazione degli edifici, adeguamento sismico e teleriscaldamento, questi gli obiettivi, contenuti nel PNRR, da perseguire entro il 2030 ed a cui sono destinati 15 Miliardi di investimenti.

13 Maggio 2021
PNRR
Redazione calcolostrutturale.com
La redazione di calcolostrutturale.com è composta da ingegneri edili, copy strategist ed esperti di marketing e comunicazione.

L’Unione Europea ha risposto alla crisi economica prodotta dalla pandemia di covid-19 con il Next Generation EU (NGEU), un programma che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale. L’Italia è la prima beneficiaria dei principali strumenti del NGEU: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021- 2026, delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto. Il dispositivo RRF richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme ed a tal proposito è stato redatto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le missioni previste dal piano sono: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

L’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici

L’efficienza energetica rappresenta uno dei principali obiettivi da perseguire per abbattere i costi e migliorare la qualità e la vivibilità degli edifici residenziali e pubblici. Gli attuali obiettivi di consumi di energia al 2030, prevedono un risparmio di circa il 35% nel settore dell’energia. Gli edifici italiani rappresentano più di un terzo dei consumi energetici del Paese e la maggior parte è stata realizzata prima dell’adozione dei criteri per il risparmio energetico.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

La componente a cui il PNRR riserva complessivamente 15,22 miliardi di euro, è costituita da tre linee d’azione:

  • Attuazione di un programma per migliorare l’efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie;
  • Introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi;
  • Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti

Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica

Sulla base dei dati forniti dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, il PNRR sottolinea la necessità di costruzione di nuovi edifici in sostituzione degli interventi di adeguamento sismico e miglioramento, che risultano in alcuni casi tecnicamente ed economicamente inconvenienti.

In questi casi, risulta necessario intervenire con piani di costruzione di nuovi edifici scolastici, in particolare per gli edifici situati in zone ad alto rischio sismico, al fine di garantire la disponibilità di ambienti di insegnamento e apprendimento sicuri e innovativi.

Questa linea di investimento si concentra sulla progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico, con l’obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili per favorire:

  • la riduzione di consumi e di emissioni inquinanti;
  • il rilancio dell’edilizia scolastica;
  • l’aumento della sicurezza sismica degli edifici e lo sviluppo delle aree verdi;
  • la progettazione degli ambienti scolastici tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti con l’obiettivo di influenzare positivamente l’insegnamento e l’apprendimento di docenti e studenti;
  • lo sviluppo sostenibile del territorio e di servizi volti a valorizzare la comunità.

In particolare, il piano mira ad intervenire su circa 195 edifici scolastici, per un totale di oltre 410 mila metri quadri

Efficientamento degli edifici giudiziari

Data la complessità del sistema giudiziario italiano, contribuire alla riqualificazione delle strutture per garantire efficienza, resilienza ed erogazione tecnologica dei servizi risulta fondamentale per assicurare il raggiungimento degli obiettivi del Paese.

La linea di investimento del PNRR mira ad intervenire tempestivamente sulle strutture inadeguate, consentendo la creazione di un contesto urbano rinnovato a beneficio degli utenti e dell’intera comunità.

L’intervento si focalizza sulla manutenzione di beni esistenti, consentendo la tutela, la valorizzazione e il recupero del patrimonio storico che spesso caratterizza gli uffici dell’amministrazione della giustizia italiani. Oltre all’efficientamento energetico, il programma mira a:

  • garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli interventi attraverso l’utilizzo di materiali sostenibili e l’utilizzo di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili;
  • adeguare le strutture, riducendo la vulnerabilità sismica degli edifici;
  • effettuare analisi di monitoraggio e misurazione dei consumi energetici finalizzate alla massimizzazione dell’efficienza e alla minimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale.

Ecobonus e Sismabonus al 110% per efficientamento e sicurezza degli edifici

Per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, il PNRR prevede l’estensione della misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023 (misura già prevista dall’articolo 119 del Decreto Rilancio):

  • al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60 per cento dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022;
  • al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini , a condizione che almeno il 60 per cento dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente.

Il sostegno sarà fornito in forma di detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute, usufruibili in un periodo di 5 anni e disponibili per chi intende effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli edifici residenziali.

La misura prevede strumenti finanziari come la “cessione del credito” e il “pagamento anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali.

La misura riguarda interventi effettuati su zone comuni, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e unità plurifamiliari con uno o più accessi indipendenti dall’esterno, nonché su singole unità immobiliari.

Gli investimenti consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici/anno a regime, per una superficie totale superficie totale di 20 milioni di metri quadri all’anno.

Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento

Nell’ambito del mix tecnologico che dovrà garantire il conseguimento degli obiettivi ambientali del prossimo decennio il teleriscaldamento gioca un ruolo fondamentale. Ciò in particolare per le sue capacità di integrare l’efficienza con l’uso delle fonti rinnovabili, nonché la delocalizzazione e la riduzione delle emissioni inquinanti.

Al fine di sfruttare questo potenziale, le risorse del PNRR saranno impiegate per finanziare progetti relativi alla costruzione di nuove reti o all’estensione di reti di teleriscaldamento esistenti, in termini di clienti riforniti.

Sarà data priorità allo sviluppo del teleriscaldamento efficiente, ovvero quello basato sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento.

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