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Ordinanza di demolizione: le caratteristiche della procedura

“l’ordine di demolizione è un atto vincolato ancorato esclusivamente alla sussistenza di opere abusive e non richiede una motivazione del concreto interesse pubblico”

3 Ottobre 2022
Ordinanza di demolizione
Redazione calcolostrutturale.com
La redazione di calcolostrutturale.com è composta da ingegneri edili, copy strategist ed esperti di marketing e comunicazione.

In quali casi è emessa l’ordinanza di demolizione?

La materia è disciplinata mediante L’art. 31 del dpr 380/2001 (TUE)Interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali”. L’ordine di demolizione può perciò essere emesso ogni qualvolta si configuri un abuso edilizio che si configura secondo quanto indicato nell’art. 31 prima citato nella seguente maniera:

  • Presenza di interventi edilizi realizzati in assenza del permesso di costruire; 
  • Presenza di interventi edilizi difformi rispetto al permesso di costruire rilasciato; 
  • Presenza di importanti variazioni rispetto al progetto costruttivo approvato; 

L’atto della demolizione svolge una funzione di ripristino: lo scopo è quello di eliminare gli effetti dell’abuso sul territorio ed è un atto diretto nei confronti dell’esecutore delle opere e quindi contro l’attuale proprietario del bene. Secondo quanto riportato dal Consiglio di Stato “l’ordine di demolizione è un atto vincolato ancorato esclusivamente alla sussistenza di opere abusive e non richiede una motivazione del concreto interesse pubblico. Verificata la sussistenza dei manufatti abusivi, l’amministrazione ha il dovere di adottarlo, essendo la relativa ponderazione tra l’interesse pubblico e quello privato compiuta a monte dal legislatore. In ragione della natura vincolata dell’ordine di demolizione non è necessaria la preventiva comunicazione di avvio de procedimento”.

In quali sanzioni si incorre?

Qualora non venga adempiuto spontaneamente l’ordine di demolizione allo scadere dei 90 giorni dall’ingiunzione ai sensi del comma 3 dell’art 31 il comune provvede all’acquisizione gratuita delle opere al patrimonio comunale. Dopodiché l’ente comunale può procedere secondo due vie distinte:

  • Demolizione dei manufatti a spese dei responsabili e ripristino delle condizioni ante operam
  • Utilizzo del manufatto per usi pubblici (nel solo caso in cui l’opera non contrasti con le prescrizioni urbanistiche es. opera eretta in aree sottoposte a vincolo idrogeologico)

Infine l’amministrazione comunale può emettere una sanzione pecuniaria tra i 2000 e 20000 euro al proprietario dell’opera abusiva.

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