Monitoraggio strumentale di ponti e viadotti: il progetto dell’Anas
L’Anas ha pubblicato 4 bandi per il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti sul territorio italiano.
Le vicende degli ultimi anni riguardo il crollo di ponti e viadotti, sono state un campanello d’allarme importante riguardo lo stado di salute delle infrastrutture italiane. L’Anas (società del Gruppo FS Italiane) ha redatto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quattro bandi di gara da tre milioni di euro ciascuno per il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti, con l’obiettivo di effettuare, tramite sensori, misurazioni in continuo delle caratteristiche dinamiche delle opere per individuare eventuali variazioni del comportamento strutturale. I sensori integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai tecnici Anas. Come riportato dal Comunicato stampa, gli appalti riguardano l’installazione di sensori accelerometrici sulle strutture portanti dei ponti. Le opere che saranno interessate dai quattro bandi sono circa 100, scelte in funzione di criteri strategici e geografici e in relazione alla pericolosità sismica e idraulica del territorio. I dati “catturati” dai sensori saranno poi analizzati da un software per l’elaborazione dati e per l’interpretazione delle proprietà dinamiche dell’opera. Secondo Anas la tecnologia dei sensori, unitamente alla consolidata attività di sorveglianza ispettiva, consentirà di migliorare ulteriormente il monitoraggio continuo dei ponti e dei viadotti, misurando gli standard di sicurezza delle opere e consentendo quindi ad Anas di programmare i necessari interventi di manutenzione.
Ponti e viadotti: il sistema di monitoraggio strumentale previsto
L’Anas ha deciso di installare dei sensori in grado di effettuare misure correlabili con il comportamento statico delle opere. Questi sensori sono accelerometri montati sugli impalcati dei ponti tipicamente sulle travi principali che in tempo reale restituiscono i dati rappresentativi del comportamento dell’opera. Un tipico sistema di monitoraggio è costituito da una rete di sensori montati sulle travi dell’impalcato che misurano le accelerazioni; le recensioni sono dovute principalmente al transito dei mezzi passanti sul prodotto ma anche dalle azioni esterne quale vento e eventualmente il sisma.
I dati raccolti vengono inviati ad una piattaforma software che segue l’analisi e l’elaborazione di questi dati per l’identificazione dinamica delle proprietà della struttura e valutare il loro cambiamento nel tempo. L’obiettivo del progetto è che i dati inviati alle sale di controllo Anas, saranno poi gestiti dal responsabile del monitoraggio che indicherà le azioni da seguire riguardo la salvaguardia dell’opera strutturale.