Applicazione del concetto di Edilizia Circolare
Caso studio: il progetto MEISAR per la produzione di aggregati riciclati nella regione Sardegna.
Il caso di studio presentato in questo articolo, che si pone all’interno del progetto MEISAR (“Materiali per l’Edilizia e le Infrastrutture Sostenibili – Aggregati Riciclati), ha lo scopo di analizzare i fattori principali che favoriscono l’utilizzo di aggregati riciclati per il confezionamento del calcestruzzo nella regione Sardegna. [G. BALLETTO, G. BORRUSO, G. MEI, A. MILESI, Economia Circolare, gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione e produzione di Aggregati Riciclati. Il progetto MEISAR – Un’applicazione alla Sardegna]
Lo studio viene condotto nella regione Sardegna per la sua condizione di insularità, la quale non permette, principalmente per ragioni economiche, l’importazione e l’esportazione di materiali naturali e di rifiuti, i quali devono essere necessariamente prodotti e smaltiti internamente.
Lo studio si sviluppa in tre fasi distinte.
La prima fase consiste nella raccolta dei dati, necessaria a dare un quadro complessivo della produzione di rifiuti del tipo C&DW all’interno del territorio regionale.
La seconda fase consiste nello studio della concentrazione spaziale, ovvero del posizionamento sul territorio sardo di cluster di attività produttive inerenti al settore delle costruzioni e delle demolizioni, come ad esempio cave, discariche ed impianti di betonaggio.
Le valutazioni geografiche e territoriali vengono poi integrate con informazioni di natura tecnica ed economica che riguardano la trasportabilità del calcestruzzo preconfezionato tramite le betoniere e i costi di trasporto dei C&DW dal luogo di produzione al luogo di trattamento.
Nello specifico la fase due permette di individuare se esista o meno una relazione tra i cluster produttivi e la formazione di un sistema di Edilizia Circolare.
La terza ed ultima fase consiste invece nello stabilire quali sono i fattori che influenzano l’utilizzo sul territorio degli aggregati riciclati.
Dopo le tre fasi di ricerca è stato possibile determinare il risultato principale dell’analisi che sottolinea la forte correlazione che c’è tra i “cluster circolari” presenti sul territorio e l’utilizzo di aggregati riciclati.
Infatti, solamente nei territori caratterizzati dalla presenza di un “cluster circolare” ovvero, quei territori in cui è possibile innestare processi circolari per l’utilizzo delle risorse, è possibile la generazione in maniera autonoma di un mercato degli aggregati riciclati.
Questo non è possibile invece nei territori caratterizzati dall’assenza di “cluster circolari”, nei quali invece i C&DW vengono destinati alla discarica oppure cosa peggiore, all’abbandono.
È stato dimostrato infatti che in quei contesti dove non c’è la compresenza di impianti di trattamento, impianti di betonaggio, cave e discariche dedicate, non si può parlare di Edilizia Circolare.
I “cluster circolari” sono presenti solamente nelle aree urbane maggiori come ad esempio Cagliari, Olbia e Sassari. Nelle zone meno urbanizzate il processo di riciclaggio di rifiuti da demolizione è reso più complesso dall’assenza dei cluster, con il probabile ricorso alle discariche abusive.
Non perderti anche Verso orizzonti sostenibili.