La cattedrale di Saint-Pierre a Beauvais
La cattedrale di Saint-Pierre a Beauvais: Analisi storica ed evoluzioni strutturali dell’opera a cura dell’ing. Vincenzo Nunziata
Il Gotico nasce in Francia nel XII secolo e da lì si diffuse presto in tutta Europa, ma la Francia resterà per così dire la capitale di tale stile con le costruzioni più ardite, vere e proprie opere d’arte; basti pensare che solo in Francia tra il 1180 ed il 1270 furono costruite 80 cattedrali e 500 abbazie gotiche! Le città e i costruttori dell’epoca furono coinvolti in una specie di gara tra chi costruiva in modo più azzardato e stupefacente, un po’ come accade oggi per i grattacieli più alti e per le costruzioni fatte per meravigliare. La gara consisteva essenzialmente nel costruire navate, guglie e campanili sempre più alti utilizzando strutture sempre più esili. La gara diede ottimi risultati contribuendo alla costruzione di opere che ancora oggi destano stupore e ammirazione nel visitatore: Notre Dame a Parigi, cattedrale del 1163, raggiunse i 35 m sotto volta; Chartres del 1194, i 36.50 m; Reims del 1212, i 37.50 m; Amiens del 1221, raggiunse i 42 metri di altezza da terra sotto volta! Ma il costruttore o meglio i costruttori della cattedrale di Saint-Pierre a Beauvais vollero davvero esagerare, e si sa che quando si esagera si va incontro a molti rischi e pericoli sempre.
La cattedrale di San Pietro (in francese cathédrale Saint-Pierre) è la chiesa principale della città e della diocesi di Beauvais, in Francia; è uno dei più importanti esempi di architettura gotica. Gioiello del gotico francese, venne costruita con l’intento di erigere la più alta chiesa cristiana in assoluto. Effettivamente, pur rimasta incompiuta, è celebre per essere la chiesa gotica più alta del mondo, con le volte che toccano i 48.5 metri d’altezza. La chiesa si compone del coro a deambulatorio, del transetto e della sola prima campata delle navate, costruiti secondo i canoni del gotico francese sui resti di un tempio carolingio del X secolo.
Della prima cattedrale carolingia del X secolo restano solo alcune campate del piedicroce, detta Basse Œuvre (“bassa opera”), in contrapposizione alla Haute Œuvre (“alta opera”) della cattedrale gotica. L’incendio del coro del 1225, l’ennesimo di una lunga serie, con la conseguente distruzione, fecero optare il vescovo-conte di Beauvais, Milo de Nanteuil, per erigere una nuova arditissima cattedrale, più che restaurare l’edificio danneggiato, dando incarico al primo capomastro per il progetto e la costruzione della cattedrale.
Il capomastro sicuramente conosceva gli esempi precedenti di cattedrali gotiche di rilievo ed in particolare quella di Chartres e di Bourges, egli però artista originale e capace ingegnere volle apportare una serie di modifiche sui temi principali. Innanzitutto rese la cattedrale più luminosa portando a circa 10 m la luce (la distanza) dei pilastri interni delle navate, Figura 1a, così da lasciar penetrare più luce dalle navate laterali, inoltre creò aperture su tutti i muri, cappelle e trifori, infine alzò le volte del coro e dell’abside fino a raggiungere la considerevole altezza di circa 48 m, ancora oggi imbattuta.
Come di consueto per le tecniche dell’epoca, la costruzione fu iniziata dal coro, che aveva sette absidi e che si distingueva per l’estrema riduzione della massa delle pareti, resa ancora più inconsueta dall’altezza. Il primo capomastro lavorò a Saint-Pierre per 20 anni, arrivò a completare tutta l’abside sino alla quota delle navate interne. Dopo 5 anni di lavoro sotto un altro anonimo secondo capomastro, subentrò il terzo capomastro (anch’egli anonimo) che audacemente completò il coro e l’abside nel 1272.
Il 3 ottobre 1272 vengono cantati i vespri per l’inaugurazione del nuovo coro della cattedrale di Saint-Pierre a Beauvais. Poi, quasi senza avvisaglie, le volte principali del coro crollarono, il 29 Novembre 1284.
Per quanto riguarda le cause del crollo non si hanno notizie nelle cronache di eventi naturali, le proporzioni della struttura erano probabilmente regolari, se aveva resistito 12 anni, cedimenti del terreno sono da escludere in base ai rilievi odierni: Violletle-Duc2 che analizzò i dettagli costruttivi ed il diverso comportamento nel tempo dei materiali, ipotizzò che le esili colonne in pietra con il passare del tempo dovessero essersi caricate per le progressive deformazioni della muratura. Oggi invece si presume che le vibrazioni causate dalla pressione del vento sui finestroni abbiano causato danni all’edificio[…]
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