Evento CNI | Linea Sud: infrastrutture e ingegneria per la crescita
A Lecce evento organizzato dal CNI per parlare del rilancio delle infrastrutture nel Mezzogiorno.
Evento organizzato dal Consiglio Nazionale Ingegneri per parlare di infrastrutture e ingegneria per spingere la ripresa del Sud Italia. Per discutere di tutto questo il CNI, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Lecce e degli altri Ordini meridionali, ha organizzato l’evento “Linea Sud: infrastrutture e ingegneria per la crescita”, in programma il 23 e il 24 novembre. I lavori della prima giornata, che saranno coordinati dal giornalista RAI Gianluca Semprini, prevedono, tra gli altri, l’intervento iniziale del Presidente CNI Armando Zambrano sulle idee di sviluppo per il Sud degli ingegneri, quindi la tavola rotonda dal titolo “Politiche infrastrutturali per la crescita”, cui seguirà l’intervento di Barbara Lezzi Ministro per il Sud. Nel pomeriggio è prevista la tavola rotonda “Per un Sud connesso e innovativo”. La mattina seguente sarà la volta dell’ultima tavola rotonda “L’impatto dell’evoluzione normativa sulle Opere Pubbliche – La gestione delle emergenze”.
I lavori del 23 novembre si terranno a Lecce, presso il Teatro Politeama Greco. Il 24 novembre proseguiranno presso l’Hotel President, sempre nella città salentina.
Linea Sud: l’analisi del CNI
Il rilancio e le possibilità di nuovo sviluppo del Mezzogiorno passano per molte strade, la prima delle quali è di avere un’idea chiara di dove e come intervenire. Programmare la crescita oggi, più che nel passato, richiede non solo un progetto e degli obiettivi definiti, ma una cognizione chiara e competente delle risorse disponibili. Il Sud senza risorse è solo una mezza verità perché se negli ultimi anni, anche per effetto della crisi, la spesa per infrastrutture di diretta competenza delle Amministrazioni Pubbliche si è ridotta, è altrettanto vero che la stessa capacità di spesa dei fondi disponibili, a cominciare da quelli europei, è esigua ed insoddisfacente. Il problema della incapacità di programmare ed utilizzare i fondi a disposizione sembra oggi preminente rispetto alla scarsità di risorse finanziarie. Più che un problema di carenza di risorse, dunque, oggi la questione dello sviluppo del Sud sembra essere legata alla qualità della programmazione e soprattutto della gestione degli interventi. Specie negli ultimi anni è mancata la capacità di visione di ciò che il Mezzogiorno deve ambire ad essere in un contesto allargato articolato e complesso. Una visione organica dello sviluppo, che tenga realisticamente conto anche di alcuni limiti strutturali. Su questo delicato tema gli ingegneri e l’ingegneria intendono dare il proprio contributo di competenze e esperienza, nel rispetto delle posizioni di tutti. In questo senso occorre aprire un dialogo più intenso tra i soggetti che, con ruoli diversi, intervengono nella programmazione dello sviluppo e nella progettazione delle infrastrutture. Pubblica Amministrazione, classe politica, professioni tecniche possono e devono costituire una sorta di partenariato per la progettazione, un partenariato che non dialoghi all’infinito e senza scopo, ma in un tempo strettamente definito, utile per riflettere e comprendere le migliori scelte di crescita, di sviluppo e di progettazione per i territori del Sud.