Costruzioni e governo Draghi: le 5 sfide del nuovo esecutivo
Dal SuperBonus alla gestione dei fondi del Recovery Fund, dalla digitalizzazione alla messa in sicurezza. Tutti i dossier sul tavolo del nuovo governo Draghi.
Da sempre il settore delle costruzioni, e più in generale quello dell’edilizia è considerato il vero volano del Paese, settore strategico che da anni vive una crisi che i vari strumenti adottati dai precedenti governi sembrano non avere del tutto disinnescato. Si tratta, per certi versi, anche di una crisi culturale (se pensiamo per esempio alle scarse risorse in tema di prevenzione antisismica) ma anche valoriale, con alcune categorie (per esempio quella degli ingegneri) sempre più bistrattate. Il neonato governo Draghi si trova a dover affrontare sfide epocali, con la gestione delle ingenti risorse messe a disposizione del Recovery Fund.
Vediamo qui di seguito quelle che secondo noi sono le 5 sfide più urgenti:
1. SuperBonus: un’intuizione da potenziare, semplificare e prolungare
È certamente il tema del momento ma il SuperBonus al 110% deve ancora dimostrare tutta la sua efficacia. Sarebbe interessante pensare ad una sua semplificazione e strutturare il bonus in maniera prolungata in modo da avere effetti anche sul lungo periodo per poter dare appieno i frutti annunciati in termini di crescita e occupazione in chiave di sostenibilità.
2. Digitalizzazione delle costruzioni: colmare il gap aiutando le imprese
Il tema della digitalizzazione delle costruzioni è quanto mai urgente per il settore dell’edilizia che, dopo quello di caccia e pesca, è uno dei settori meno digitalizzati, a dispetto di quanto si possa pensare.
3. Messa in sicurezza e cultura della prevenzione
Al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è andato Enrico Giovannini, considerato di area tecnica, dal governo Draghi. A lui il compito di mettere mano all’immenso patrimonio infrastrutturale italiano che necessità di esse messo in sicurezza con interventi mirati a lungo termine.
4. Sbloccare i cantieri e investire su nuove infrastrutture strategiche
“La prima cosa che chiederei al presidente Draghi è aprire subito i cantieri che sono bloccati da anni, dove ci sono le offerte presentate ma non aggiudicate, che sono miliardi di euro” dice Gabriele Buia, presidente di ANCE, l’Associazione nazionale costruttori edili, costola di Confindustria.
5. Edilizia green e eco sostenibilità.
Quello di una transizione ecologica è da tempo un concetto centrale per i movimenti ambientalisti: comporta la trasformazione del sistema produttivo verso un modello più sostenibile, che renda meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia, la produzione industriale e, in generale, lo stile di vita delle persone. La costituzione di questo Ministero ad hoc guidato dal fisico Roberto Cingolani è una delle novità del nuovo esecutivo a trazione Draghi. Sulle competenze specifiche del nuovo dicastero si sa ancora poco ma di sicuro bisognerà coordinare in chiave green e ecosostenibile energia, trasporti, ambiente e infrastrutture.