Il calcestruzzo faccia a vista
Il calcestruzzo faccia a vista come elemento architettonico.
Il calcestruzzo faccia a vista è diventato un vero e proprio stile architettonico dopo la sua applicazione nell’Unité d’Habitation di Marsiglia e nella città di Chandigarh, entrambe progettate da Le Corbusier.
Questa modalità di utilizzo del materiale consiste nell’evitare di ricoprire le superfici visibili in calcestruzzo con intonaco o con altri materiali che oltre ad una funzione estetica hanno, nella maggior parte dei casi, una funzione protettiva.
Citando i precedenti articoli sull’estetica e sulla funzionalità delle strutture, Adolf Loos afferma che l’esperienza visiva, il fascino e la bellezza di una struttura devono essere cercate tramite il giusto utilizzo dei materiali mettendo in risalto le loro peculiarità e il loro aspetto, integrandoli nel miglior modo possibile.
Il calcestruzzo faccia a vista permette a suo modo di dare un effetto “brutale” alle strutture ma allo stesso tempo le rende moderne e affascinanti.
Tadao Ando, architetto giapponese, ha fatto del calcestruzzo faccia a vista il materiale distintivo della sua architettura la quale cerca di mettere in luce l’artigianalità delle forme e dei materiali donando agli spazi interni un carattere cromatico, tattile e acustico sempre differente.
Il calcestruzzo faccia a vista comporta però grossi problemi progettuali, soprattutto nella definizione delle casseforme che devono essere accuratamente studiate e progettate per ottenere una ottima qualità dei raccordi, dei giunti e un grado di rugosità minimo degli elementi costruttivi orizzontali e verticali che compongono le strutture.
Una curiosità riguarda la dimensione dei pannelli dei casseri usati da Ando, ricavata da quella del Tatami, tradizionale pavimentazione interna giapponese.
Per ottenere dei buoni risultati nell’utilizzo del calcestruzzo faccia a vista bisogna quindi fare riferimento ad alcuni accorgimenti importanti.
Il primo accorgimento riguarda il getto di calcestruzzo che deve avere un buon contenuto di legante idraulico, il cemento. Inoltre è necessario che il rapporto acqua/cemento sia basso.
Di contro c’è la necessità che il getto risulti allo stesso tempo abbastanza fluido da aderire alle casseforme così da eliminare le imperfezioni superficiali.
È necessario, quindi, “progettare” la miscela nei minimi dettagli: si parte dalla giusta curva granulometrica, successivamente devono essere selezionati i corretti additivi fluidificanti e super-fluidificanti da utilizzare per rendere più fluido il calcestruzzo, senza modificarne il rapporto acqua/cemento.
Il calcestruzzo faccia a vista ha grandi potenzialità e permette di ottenere strutture dotate di un importante impatto visivo; utilizzarlo però diventa molto difficile e poco pratico considerando anche la scarsa “cultura” delle maestranze sul calcestruzzo e sulle sue caratteristiche.