Analisi costi-benefici per il rinforzo di edifici.

Nonostante i Caraibi siano caratterizzati da un’elevata esposizione a fenomeni naturali avversi ed il costruito della regione presenti un’alta vulnerabilità, attualmente mancano norme edilizie e linee guida che supportino i professionisti del settore negli interventi di rinforzo strutturale, volti a migliorare le prestazioni degli edifici esistenti. Al fine di contrastare questo vuoto normativo, la Banca Mondiale ha dato il via al Caribbean Regional Capacity Building Program for Building Professionals (programma di consolidamento delle capacità dei professionisti del settore edile nella regione dei Caraibi).

L’analisi costi-benefici che presenteremo di seguito è stata condotta nell’ambito di questo programma, al fine di individuare soluzioni di rinforzo strutturale efficienti in termini di costo e, allo stesso tempo, resilienti; con l’obiettivo di attrarre maggiori ed oculati investimenti nel settore edilizio, che siano in grado di offrire, a istituzioni locali e professionisti, strategie di intervento volte a ridurre la vulnerabilità del patrimonio edilizio regionale.

1) Fenomeni naturali nei Caraibi 

Il Commonwealth della Dominica, come la maggior parte dei Paesi caraibici, risulta esposto ad una serie di fenomeni naturali avversi, quali uragani, terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti ed esondazione di fiumi.

In aggiunta, la vulnerabilità a questi fenomeni naturali avversi risiede anche nel fatto che il Commonwealth della Dominica è uno Stato caraibico di tipo insulare con un’economia emergente, caratterizzato da una ridotta estensione territoriale, che fa sì che l’intera popolazione e tutte le sue infrastrutture e patrimonio edilizio potrebbero potenzialmente essere colpite nel corso di un singolo evento.

I cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo causeranno molto probabilmente un aumento globale delle piogge e aumenteranno, nella regione caraibica, la frequenza delle tempeste tropicali e di uragani estremi

Eventi atmosferici sempre più frequenti e intensi si traducono in tempi di recupero più ridotti tra una calamità e l’altra, come dimostrato nel caso del Commonwealth della Dominica: il Paese stava ancora cercando di riprendersi dalle conseguenze della tempesta tropicale Erika del 2015, quando, nel 2017, è stato completamente devastato dall’uragano Maria, che ha colpito l’intera popolazione dell’isola (71.293 persone) causando la morte di 64 individui.

Oltre ai venti violenti, gli uragani portano con sé un’altra minaccia, dovuta principalmente all’innalzamento del livello del mare, alluvioni e frane, spesso innescate dalle precipitazioni abbondanti. Inoltre è importante ribadire, come accennato in precedenza, che sia il Commonwealth della Dominica che la regione caraibica sono soggette anche a terremoti e attività vulcaniche.[…]

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