Al SED di Caserta la teoria del bicchiere d’acqua per la digitalizzazione dell’edilizia
Come il BIM, l’IoT (l’lnternet of Things) e la Blockchain possono interagire e contribuire alla digitalizzazione del settore edile.
Al SED, il Salone dell’Edilizia Digitale di Caserta, in programma dal 5 al 7 Maggio 2022 si parlerà di BIM, di IoT e di Blockchain con l’esperienza diretta di numerose aziende espositrici che hanno fatto di queste metodologie ed approcci lo standard nei loro prodotti e servizi. L’idea di base della fiera, che si terra in presenza, è quella di rafforzare il processo di digitalizzazione nel settore dell’edilizia.
A dispetto di quanto si possa pensare, l’edilizia è uno dei settori meno digitalizzati. Partendo da questo presupposto l’Università di Nottingham Ningbo China arriva ad un interessante studio chiamato “teoria del bicchiere d’acqua” (cup-of-water theory) che spiega come il BIM (Building Information Modelling), l’IoT (l’lnternet of Things) e la Blockchain possano interagire e contribuire alla digitalizzazione.
Le tre tecnologie alla base della teoria
- Il BIM, Building Information Modelling, è in definitiva un approccio integrato alla progettazione che persegue l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite aiuto di uno o più software. Tramite essi tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente. La costruzione virtuale è visualizzabile inoltre come un modello geometrico tridimensionale.
- IoT sta invece per Internet of Things, ossia “l’internet delle cose” o anche “internet degli oggetti” e identifica la connessione ad internet di diverse tipologie di oggetti fisici. I dispositivi IoT sono oggetti intelligenti (smart object) in grado di ricevere e trasferire dati su reti wireless, senza richiedere interventi manuali, perché i suddetti oggetti sono integrati con dei dispositivi di elaborazione provvisti di sensori.
- La Blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) invece afferisce ad un database distribuito fatto di blocchi di dati che memorizzano transazioni; per essere consolidato all’interno di un blocco, ogni dato, e successivamente ogni blocco prima di essere inserito nella “catena”, viene sottoposto a un processo di validazione. Essa risulta affine al mondo BIM grazie alle sue caratteristiche per la gestione delle informazioni, quali la gestione decentralizzata, la possibilità di registrazione e protezione attraverso firma digitale, la cronologia dei dati.
La teoria del bicchiere d’acqua
Nella sopracitata teoria i dati ed il metodo con cui sono memorizzati e condivisi rappresentano, rispettivamente, l’acqua ed il bicchiere; dunque viene da sé concepire, in funzione della descrizione precedente, BIM e Blockchain come base e pareti del bicchiere ed IoT come acqua.
Seppur sviluppati in ambiti differenti (BIM digitalizza le informazioni degli edifici, IoT collega oggetti realistici con internet e Blockchain trasmette i dati in una rete decentralizzata) è grazie all’integrazione di queste tre tecnologie che si può puntare alla digitalizzazione di un settore come
l’edilizia: in assenza di BIM non si potrebbero conservare dati, senza Blockchain questi comunque non potrebbero essere gestiti in sicurezza, senza IoT si avrebbe un sistema vuoto. È ancora lunga e in via di sviluppo però la strada per la corretta gestione ed integrazione di questi tre approcci.
Per maggiori informazioni sul Salone dell’Edilizia Digitale è possibile visitare il sito dell’evento oppure seguire le pagine social Facebook e LinkedIn.