Superbonus 110%: conveniente ma non gratis (e non facile)
Considerazioni dell’ing. Braian Ietto sul Superbonus 110% e sull’utilizzo improprio del termine “gratis”.
Il Superbonus 110%, da quando è stato introdotto nel Decreto Rilancio, sta suscitando notevole interesse da parte dei tecnici e dei potenziali fruitori. In attesa dei Decreti attuativi, che saranno rilasciati nei prossimi giorni come affermato dal Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, sono molti gli interrogativi che restano sull’utilizzo di questo strumento e sui criteri di accesso. Nell’articolo che segue riportiamo le considerazioni dell’ing. Braian Ietto, fondatore della pagina Facebook “Ingegneria e dintorni” e Direttore responsabile della rivista “Lo Strutturista“, sullo stato dell’arte del Superbonus 110%.
Conventiente ma non gratis (e non facile)
Faccio un piccolo post serio sul Superbonus 110%. Lo ammetto, fino ad ora sono stato molto provocatorio ma ciò che mi premeva è mettere in risalto una questione: attenzione, non sarà per nulla facile e, con ogni probabilità, non sarà assolutamente gratis (sarà gratis solo per chi ha la possibilità di scaricare i crediti di imposta in proprio). Per contrastare la parola Gratis (che attira più del miele per le mosche) bisogna usare un linguaggio forte.
Premettendo che ancora non ci sono i decreti attuativi vi voglio spiegare perché bisogna essere più accorti che mai:
- la filiera delle figure professionali necessarie sarà più lunga che mai: imprese, tecnici per (conformità, impianti, strutture, acustica, termica ecc.), commercialista, assicurazioni, istituti finanziari che acquistano il credito. Deve essere una macchina perfetta, se qualcuno sgarra si rischia di perdere tutti i diritti sul credito, NON SI PUÒ ASSOLUTAMENTE IMPROVVISARE;
- l’immobile dovrà essere conforme urbanisticamente e non sempre gli abusi sono sanabili;
- cedere il credito è una possibilità, non un diritto, non è detto che qualcuno sia interessato ad acquistarlo (chi presta soldi vuole tante garanzie);
- chiunque presta soldi (e acquistare il credito è a tutti gli effetti un finanziamento) non lo fa gratis, maggiore è il rischio e la complessità maggiori sono gli interessi, quindi banche, finanziare ed esco chiederanno (giustamente) gli interessi;
- l’aspetto tecnico è strettamente collegato con l’aspetto finanziario, è previsto il rilascio di un visto di conformità dai soggetti incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF;
- i tecnici, oltre ad asseverare le pratiche di sisma ed ecobonus dovranno anche certificare la congruità degli importi, attenti quindi alla tentazione di gonfiare i capitolati, sono giochini molto pericolosi;
- sono previste sanzioni ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 15.000 per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa. Oltre a tutti gli illeciti penali del caso;
- ci saranno controlli ferratissimi e le prime linee guida riportano questo: “La non veridicità delle attestazioni o asseverazioni comporta la decadenza dal beneficio. Si applicano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689. ” Attenzione, ci sarà il rischio di farsi molto male.
Per questi motivi vi dico: attenzione a farla facile, mai come oggi ci sono opportunità incredibili per mettere in sicurezza i nostri immobili e renderli più sostenibili energeticamente ma le cose vanno fatte benissimo, con la massima attenzione e, a meno di casi particolari, qualcosa dovrete pagarla (poi se mi sbaglio tanto meglio). Girano voci di molti precontratti firmati sulla base del nulla, acconti richiesti per poi fare tutto GRATIS. Mai come oggi è richiesta professionalità, competenza e serietà. I Bonus sono una questione estremamente multidisciplinare, diffidate assolutamente da chi vi dice “ci penso a tutto io, che ci vorrà mai”.
Detto questo, buone detrazioni a tutti!
Braian Ietto è un ingegnere civile, socio dello Studio Chetoni-Ietto e fondatore della pagina Facebook Ingegneria e Dintorni. Appassionato di recupero e adeguamento strutturale, dal 2019 è il direttore della rivista “Lo Strutturista”.