Equo compenso: la risposta di RPT e CUP al bando del MEF per prestazioni a titolo gratuito

Nelle scorse settimane è stato pubblicato un bando dal MEF con il quale la “Direzione Generale Sistema Bancario e Finanziario-Affari Legali” del Ministero delle Finanze intende avvalersi della consulenza a titolo gratuito di professionalità altamente qualificate. L’indignazione delle associazioni di categoria non si è fatta attendere. Il Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi Professionali (CUP) e la Rete Professioni Tecniche (RPT) si sono espressi al riguardo tramite comunicato stampa.

L’illeggittimità del bando

“E’ incomprensibile la scelta di un Ministero di avvalersi di alte professionalità a titolo gratuito, in netta contraddizione con la previsione di equo compenso contenuta nella Legge di bilancio 2018”. Nel documento realizzato dalle associazioni di categoria si riporta l’azione di quest’ultime che hanno sempre contrastato questa “deprecabile pratica”, legittimando l’equo compenso, anche se la mancanza di concrete disposizioni attuative ancora ne limita l’efficacia. Nel Comunicato Stampa si riporta la recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 1215/2019) sul Bando del Mef, e della legittimità della gratuità della prestazione. Così si calpesta solamente quella dignità dei professionisti che, invece, la Costituzione italiana in linea di principio ha inteso proteggere con l’articolo 36.

CUP e RTP riportano come sia sotto esame parlamentare alcune proposte di legge volte a debellare questo fenomeno di sfruttamento della professionalità dei tecnici italiani e ribadiscono con orgoglio la necessaria tutela dei diritti costituzionali poiché questa battaglia non è solo dei professionisti iscritti agli ordini ma di tutti i lavoratori.