Crolla una strada e un muro di sostegno a Potenza
Paura nella mattinata, evacuate venti famiglie, ancora ignote la cause del crollo.
È successo tutto stamattina a Potenza, in viale dell’Unicef dove è crollata una strada e un muro di sostengo all’interno di un cantiere. Una palazzina vicino il sito del crollo, in Via Maratea, risulterebbe essere in pericolo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e le Forze dell’Ordine mentre poche ore fa sono state fatte evacuare una ventina di famiglie.
Secondo laRepubblica.it sono in totale 44 gli abitanti del palazzo interessato, tra i quali diversi anziani e una donna incinta. Presente anche un centro ricreativo per l’infanzia che ha dovuto chiudere improvvisamente.
Il sindaco starebbe preparando l’ordine di sgombero mentre il cantiere è stato posto sotto sequestro. A dare l’allarme, questa mattina, gli stessi residenti della zona, compresi quelli dei palazzi limitrofi, svegliati dal rombo.
L’amministratore del condominio di via Maratea appena qualche giorno fa ha inviato al Comune di Potenza una comunicazione ufficiale con la quale chiedeva il controllo del muro in cemento sul quale erano state intraviste le prime crepe.
Il crollo a Potenza avrebbe avuto ripercussioni anche su un altro muro perpendicolare a quello ceduto, che presenta visibili lacerazioni in superficie. La Procura della Repubblica di Potenza ha avviato un’indagine per capire le cause dell’incidente.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, alla polizia municipale e ai carabinieri, anche alcuni tecnici del Comune e l’assessore alle politiche sociali Valeria Errico. L’amministrazione comunale starebbe verificando la disponibilità di residenze comunali per ospitare gli inquilini del palazzo che verrà sgomberato.
“Se il crollo del muro al rione Verderuolo fosse avvenuto di giorno, ci sarebbero state conseguenze ben più gravi”. È quanto afferma il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che torna a sollecitare controlli più capillari sui cantieri edili del capoluogo.
“Premesso che tocca alla magistratura accertare le eventuali responsabilità di questo crollo – spiega il sindacalista – è certamente inquietante la dinamica di un evento che solo per caso non ha provocato danni alle persone. È facile immaginare che se il crollo del muro di contenimento fosse avvenuto a cantiere aperto e in presenza dei lavoratori, oggi si parlerebbe di altro.
Quando si verifica questo genere di incidenti – continua La Torre – significa che c’è una falla nella filiera del cantiere e una sottovalutazione tecnica del rischio. Del resto, Potenza non è nuova a questo genere di episodi, ragion per cui – conclude il segretario della Filca Cisl – è necessaria una seria riflessione di tutte le professionalità che orbitano nel settore, dai progettisti alle imprese esecutrici agli enti di controllo, affinché casi come quello di Via Palmanova non accadano più”.
Leggi anche il crollo di una scuola a Fermo.