Il bambù nell’ingegneria strutturale
Il culmo come elemento strutturale
Con le conoscenze e le esperienze maturate sul campo si può decisamente affermare che il bambù è a pieno titolo un materiale da costruzione e che nell’ambito dell’ingegneria civile può essere impiegato in quattro distinte modalità. La prima è quella di usarlo nella sua forma naturale, ovvero usare il culmo per realizzare travi e pilastri. La seconda modalità è quella di trasformare il bambù in un prodotto ingegnerizzato al fine di ottenere un materiale più performante e meno condizionato da imperfezioni, inevitabili in un materiale naturale. Tale impiego è considerato il più promettente per il mercato occidentale per via della maggiore affidabilità di questo materiale nelle strutture. Un’ulteriore modalità consiste nella sua utilizzazione per la produzione di materiali compositi come il bamboo fiber composite, un composito a matrice polimerica in cui sono immerse le fibre estratte dal culmo, la cui resistenza media a trazione può raggiungere i 350 MPa. Infine, il culmo può essere anche impiegato come elemento sostitutivo dell’acciaio nella realizzazione delle membrature in calcestruzzo armato. Sebbene non sia la modalità più appropriata, viene adottata nelle zone poco industrializzate dove la reperibilità dell’acciaio è ancora piuttosto scarsa
Il culmo come elemento strutturale
Attualmente esistono numerosi edifici realizzate con i culmi di bambù in quei luoghi geografici dove la pianta cresce in modo spontaneo, in particolare Centro America, Sud America, Africa ed Asia. In questi luoghi costruire con il culmo è una pratica secolare, consolidata dall’esperienza dei costruttori locali dai quali noi occidentali abbiamo potuto apprendere molteplici spunti per una corretta progettazione di queste opere; infatti, con il culmo sono state realizzate nei paesi industrializzati non solo opere vernacolari ma anche case, padiglioni, passerelle, ponti e viadotti. Il caso più emblematico è probabilmente il Padiglione ZERI progettato dagli architetti Simon Velez e Marcelo Villegas in occasione dell’EXPO 2000 ad Hannover. L’edificio, di forma circolare con un diametro di 40 m e un’altezza di complessiva di 15 m, è stato realizzato impiegando oltre 3500 culmi della specie Guadua angustifolia provenienti dalla Colombia. Un’altra opera degna di nota è il padiglione realizzato in occasione dell’EXPO 2010 a Shanghai […]
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