Studio di soluzioni interoperabili per lo Structural Health Monitoring (SHM) e i Bridge Management System (BMS) BIM based.
Articolo realizzato in collaborazione con CSPFea Digital Modeling.
La sicurezza di ponti e viadotti è diventato un tema di estrema priorità dopo la tragedia del Ponte Morandi. Con l’introduzione dei Bridge Management System (BMS) è possibile creare degli ambienti in-cloud adatti per controllare lo stato di salute delle opere day-by-day. L’avvento dei modelli informativi infraBIM rendere le BMS degli ambienti intuitivi con la possibilità di gestire ed interrogare la struttura tridimensionalmente. Il collegamento tra le BMS – BIM è stato realizzato utilizzando il software infraBIM Midas CIM.
Il ponte oggetto dello studio fa parte dell’Autostrada A4 Padova – Venezia, di competenza “Concessioni Autostradali Venete S.p.A”. Esso fu realizzato in più epoche consecutive con processi di demolizione, ricostruzione e adeguamento. Il primo processo di costruzione avvenne tra il 1932 e il 1934, si componeva di un unico impalcato realizzato in carpenteria metallica con schema reticolare continuo. Negli anni 1961 e 1962 vi fu la demolizione parziale della vecchia struttura con la conservazione delle spalle e delle pile con la realizzazione di due nuovi impalcati in calcestruzzo armato lato Sud e Nord. Gli elementi poggianti sulle pile comprendono una struttura cassone invece per il restante impalcato si hanno delle travi prefabbricate in calcestruzzo armato a doppio T dotate di soletta di ripartizione e di traversi. Lo schema statico è riconducibile al sistema Gerber e tutte le strutture di impalcato sono realizzate con cavi post – tesi ad andamento parabolico. Le prime manutenzioni vennero tra il 1979 e il 1980 dove si svolse un’ispezione straordinaria e furono riscontrate delle anomalie legate ai materiali strutturali e agli elementi non strutturali. Negli anni 1990 e 1991 la carreggiata venne allargata con la realizzazione di una corsia supplementare in carpenteria metallica collegata con la struttura esistente. Lo schema statico della nuova struttura è in linea con quello della struttura esistente. Per la realizzazione del nuovo impalcato è stato necessario progettare un ampliamento delle spalle e delle pile in modo da poter sorreggere la struttura.
Fasi di modellazioni: Data la complessità dell’opera e la pesantezza del modello, è stato necessario suddividerla in due sottomodelli differenti, impalcato Nord e Sud, e successivamente unirli in un unico modello globale. Prima di tutto si è svolto uno studio mirato ad apprendere le singole caratteristiche strutturali andando ad analizzare in dettaglio:
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