Il calcestruzzo riciclato e le sue “opere d’arte”
Il calcestruzzo riciclato come possibile soluzione alla riduzione dell’inquinamento o solamente come esperimento di laboratorio?
L’aggregato riciclato può essere riutilizzato come materia prima per la costruzione di nuove strutture dando vita al concetto di Edilizia Circolare.
Le Norme Tecniche per le Costruzioni, che accompagnano l’ingegnere civile in ogni suo progetto, consentono l’utilizzo di aggregati grossi, provenienti dal riciclo, in funzione dei limiti riportati nella tabella seguente.
Si evince chiaramente che la quantità di aggregato riciclato, che è possibile utilizzare nel confezionamento del calcestruzzo alle classi di resistenza solitamente utilizzate nei progetti di media entità, è minore o uguale al 30%.
A questo aspetto si aggiunge anche il fatto che la miscela di calcestruzzo ottenuta deve essere classificata e documentata preliminarmente e accettata in cantiere dal Direttore Lavori.
Le norme, quindi, rendono di fatto difficile non solo l’uso del calcestruzzo confezionato con aggregato riciclato ma anche l’utilizzo del calcestruzzo riciclato proveniente dalle demolizioni o dalle ristrutturazioni.
Premesso che ritengo le Norme Tecniche per le Costruzioni di fondamentale importanza per l’ingegnere e per la collettività, si possono in ogni caso apprezzare opere di ingegneria degne di nota che nella maggior parte dei casi rimangono all’interno di laboratori, non vedendo mai la luce a causa della Normativa.
Nello specifico parlo di un ponte di 10 metri, sviluppato dai ricercatori svizzeri dell’EPFL e inaugurato l’11 ottobre 2021 allo Smart Living Lab di Friburgo, costituito da blocchi di calcestruzzo di 20 cm ciascuno ottenuti dalla ristrutturazione di un edificio.
In questo caso è stato inoltre sviluppato un software in grado di automatizzare il processo di selezione degli elementi da recuperare con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio delle nuove costruzioni.
Dopo l’individuazione dell’edificio da ristrutturare, l’utilizzo del software sviluppato è risultato fondamentale per la scelta dei blocchi in calcestruzzo da riciclare.
I blocchi selezionati sono stati poi tagliati e forati per favorire il passaggio dei cavi di precompressione ed infine assemblati ad arco a formare una passerella in calcestruzzo riciclato con una bassissima impronta di carbonio e con una resistenza ai carichi elevata.
Ancora una volta le soluzioni a problemi complessi, come quello dell’importante quantità di CO2 dovuta alla produzione di cemento, iniziano a prendere vita e molte sono le figure professionali impegnate nel loro sviluppo.
La domanda che mi sorge spontanea, in conclusione, è la seguente: ”Come possiamo noi ingegneri fare in modo che “opere d’arte” come la passerella sviluppata a Friburgo vedano la luce per essere ammirate ed utilizzate dalla collettività?”
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