Quando normativa e realtà non coincidono.
La resistenza dei materiali in costruzioni di muratura informali.
Nel precedente articolo si è parlato di come Build Change abbia sviluppato una metodologia, basata sull’approccio ‘Tier 1’, incluso in ASCE 41-17, con il fine di effettuare un’analisi di vulnerabilità sismica di un edificio esistente e proporre interventi di mitigazione delle criticità e rinforzo strutturale. Nell’ambito di questa metodologia, la valutazione della resistenza a taglio dei pannelli murari rappresenta un elemento di fondamentale importanza per stabilire la necessità di azioni volte ad incrementare la capacità sismica della struttura.
- variabili geometriche: come ad esempio la lunghezza e lo spessore del pannello murario e la percentuale di area solida netta dell’unità di muratura, che possono essere misurate e quantificate con facilità durante le visite di campo;
- variabili di stato: ci si riferisce in questo caso a fessure ed altri danni che potrebbe presentare la muratura, alla presenza di umidità, allo spessore dei giunti di malta, all’utilizzo di unità di muratura di differente tipologia (es. mattoni in argilla e blocchi in calcestruzzo), alla qualità di posa in opera, ecc. Anche se non misurabili direttamente, queste caratteristiche qualitative della muratura risultano visibili ad occhio nudo e possono essere identificate durante le visite di campo. La loro influenza sulla resistenza dei pannelli murari è generalmente quantificata attraverso una serie di “fattori C”, definiti da Build Change ed utilizzati per il calcolo della Percentuale di Area di Muro (per maggiori dettagli, ci si riferisca all’uscita n. 9 de “Lo Strutturista”) per modificare la resistenza base della muratura;
- variabili meccaniche: in questo caso si parla principalmente delle caratteristiche meccaniche delle unità di muratura e della malta, che influiscono sulla resistenza a compressione e taglio del pannello murario. Queste variabili risultano più difficili da determinare, soprattutto nei contesti dove opera Build Change, in quanto la costruzione di edifici informali quasi mai implica l’utilizzo di materiali conformi alle specifiche tecniche locali. Pertanto, nella maggior parte dei casi, è semplicemente impossibile assumere che le prestazioni di queste strutture siano in linea con quanto definito dalle normative nazionali ed internazionali
In base a queste premesse, la domanda più ricorrente risulta essere la seguente: come si può determinare un valore più realistico di resistenza della muratura, in un approccio ingegneristico in cui è necessario assumere una posizione sufficientemente conservativa, dovuta alle incertezze che caratterizzano numerosi aspetti della costruzione, ma, allo stesso tempo, in cui il sovradimensionamento degli elementi strutturali rappresenta un forte osta- colo all’implementazione di un programma di rinforzo strutturale su larga scala? Questo articolo presenta […]
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