Gli sforzi di Trazione e Compressione che reggono tutte le strutture
PRIMA PARTE
Lo scopo principale di una struttura è quello di sostenere dei carichi (o pesi) in condizioni di sicurezza (senza crollare) e trasferirli a terra.
In questa prima parte analizziamo gli sforzi di trazione e compressione con l’ing. Vincenzo Nunziata
I carichi possono essere di vario tipo e fanno parte del linguaggio comune, come ad esempio: gli autoveicoli, il vento, ecc., per le strutture da ponte; il peso delle persone, mobili, vento, terremoto, ecc., per gli edifici; l’acqua per le dighe; ecc.
Trazione e compressione
Tutte le strutture: dagli edifici ai grattacieli, dai ponti alle grandi coperture, dagli aerei alle navi, dalle auto ai treni, ecc., sono sempre o tese (soggette a trazione) o compresse (soggette a compressione) oppure sottoposte ad una combinazione delle due: in parte tese ed in parte compresse, Figura 1.
Capire questo semplice concetto è fondamentale per la comprensione del funzionamento delle strutture.
Può sembrare strano ai non addetti (ma molte volte anche agli addetti che non hanno ben chiaro tale concetto) che alla fine tutto si regge attraverso due sole azioni (o meglio reazioni) che la struttura utilizza per poter trasferire i carichi da una parte all’altra ed infine a terra.
Molto interessante dal punto di vista concettuale per capire il fenomeno fisico è immaginare la struttura, nel caso di un edificio normale composta da pilastri verticali e travi orizzontali, come se fosse una rete di tubature (i pilastri e le travi) che debbono convogliare a terra l’acqua che scorre (il flusso delle tensioni), Figura 2. Tale assimilazione viene indicata in termini tecnici: “Analogia idraulica” del flusso dei carichi o delle tensioni. […]
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