I Management Systems delle infrastrutture: sfida da cogliere per i professionisti del domani
L’ing. Mecatti nel seguente articolo mostra come il monitoraggio costituisca uno dei tasselli fondamentali del Sistema di gestione della Sicurezza delle infrastrutture
Uno degli aspetti più innovativi delle Linee Guida sui Ponti esistenti è senza dubbio quello di affrontare, per la prima volta in maniera organica (sebbene necessariamente generale), il tema della “gestione della sicurezza strutturale” a tutto tondo, includendo quindi l’insieme di tutte le attività che la compongono: sorveglianza, controllo, ispezione, monitoraggio.
Se i primi tre temi sono da sempre oggetto di attenzione (si pensi, ad esempio, alla Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n.6736/61-A1 del 19/07/1967), quello del monitoraggio applicato alle infrastrutture non aveva ad oggi assunto una veste ben codificata (se non solo in ambito UNI tramite la nota TR 11634).
Nelle Linee Guida invece, la sua adozione riveste un ruolo fondamentale nel fornire un quadro conoscitivo continuo che riguarda lo “stato di condizione” all’ “idoneità all’uso previsto” (diagnosi) ed alle eventuali evoluzioni dei fenomeni di degrado rilevati (prognosi).
Il monitoraggio rappresenta poi uno dei tasselli che costituiscono l’intero SGS, Sistema di Gestione della Sicurezza che investe, nella sua vastezza e complessità, molti aspetti (da un livello più specifico a più generale) che meritano particolare sottolineatura:
- il sistema di monitoraggio può essere di tipo permanente e divenire, esso stesso, una delle strategie “di riduzione del rischio”, influenzando anche la frequenza e tipologia di ispezioni dirette svolte
- un ruolo di rilievo è assunto dall’impiego di prove dinamiche (soprattutto se intese “a tempo lungo”), in grado di caratterizzare il comportamento delle strutture nell’ottica di un approccio SHM, Structural Health Monitoring
- è necessaria una gestione e condivisione dei dati con metodo informatizzato, tramite l’adozione, da parte degli enti interessati, di un sistema BMS, Bridge Management Systems, comunicante con le banche dati esistenti quali, ad esempio, AINOP
- è necessario che i Sistemi di Gestione della Sicurezza siano certificati da organismi di parte terza riconosciuti; ciò per consentire un impiego di risorse, economiche ed umane, quanto più possibile equilibrato ed omogeneo anche tra enti diversi, nell’ottica di andare a premiare efficienza di gestione e controllo dei dati
- divengono fondamentali la formazione e l’aggiornamento del personale tecnico dedicato alle attività di sorveglianza, monitoraggio, manutenzione e gestione delle opere infrastrutturali.
Quella messa in campo dalle Linee Guida, come si può ben vedere, è quindi una sfida importante e per certi versi epocale per gli enti gestori: non solo per quelli operanti a livello nazionale[…]
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