Governo e Parlamento interpellati dall’ANAC per la revisione dei prezzi negli appalti

L’ANAC, attraverso la figura del Presidente Giuseppe Busia, ha richiesto un urgente intervento normativo sulla revisione dei prezzi negli appalti per far fronte agli esorbitanti incrementi delle materie prime nei contratti in corso di esecuzione riguardanti servizi e forniture.

L’Autorità ha inoltre fatto sapere di voler aggiornare il bando tipo digitale per tutte le stazioni appaltanti prevedendo l’obbligo di inserimento nei bandi di gara delle clausole di revisione dei prezzi.

Sono stati interpellati da ANAC, i ministri delle Infrastrutture Enrico Giovannini, e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, nonché il Presidente della Quinta Commissione del Senato Daniele Pesco.

Formalmente si richiede un intervento normativo di adeguamento prezzi mediante un meccanismo di compensazione non soltanto per i lavori pubblici, ma anche per servizi e forniture.

Le dichiarazioni del Presidente Busia

“L’obiettivo dell’Autorità è quello di stabilire meccanismi che consentano di riguadagnare un equilibrio contrattuale, adeguando un aumento dei valori negli appalti per tenere conto dei costi reali. Se non lo si fa: o le gare vanno deserte, o partecipa solo chi poi chiederà varianti con aumento dei prezzi, oppure la prestazione non viene adempiuta”. “Rischiamo di vanificare lo sforzo del Pnrr, perché le gare di appalto andranno deserte, o favoriranno i “furbetti” che punteranno subito dopo l’aggiudicazione a varianti per l’aumento dei prezzi. Molto meglio stabilire dei meccanismi trasparenti e sicuri di indicizzazione, così da favorire un’autentica libera concorrenza e apertura al mercato plurale, e serietà in chi si aggiudica l’appalto”.

“Risulta quindi imprescindibile l’individuazione normativa della percentuale di scostamento, oltre che delle modalità operative e dei limiti della compensazione”.

https://www.anticorruzione.it/-/anac-chiede-a-governo-e-parlamento-un-intervento-normativo-sulla-revisione-dei-prezzi-negli-appalti