La vera storia della costruzione della cupola del Brunelleschi
Una curiosa intervista a Filippo Brunelleschi per ripercorrere la “vera storia” della costruzione della cupola a cura dell’ing. Nunziata
Essendo venuto a conoscenza, da informazioni riservate, della vera storia della costruzione della famosa cupola del Brunelleschi (non riportata su alcun libro) ho deciso di condividerla con voi. I dialoghi riportati sono una traduzione dal Fiorentino antico in Italiano.
Cupola del Brunelleschi: premessa
Nell’agosto del 1418, l’Opera del Duomo bandisce un concorso per la realizzazione della Cupola della chiesa di Santa Maria del Fiore (Duomo) di Firenze, era già stato realizzato il tamburo su cui doveva poggiare la cupola. Inoltre nel corso dei 122 anni precedenti, a partire dalla posa della prima pietra avvenuta nel 1296, erano stati elaborati vari progetti: il primo quello di Arnolfo di Cambio (1296), che progettò la chiesa in sostituzione di quella precedente di Santa Reparata; poi quello di Francesco Talenti (1357) che ingrandì il progetto di Arnolfo portando le dimensioni in pianta del Duomo a quelle attuali e per ultimo quello di Neri di Fioravanti (1367) o “otto maestri dipintori” che definì geometricamente le misure della chiesa e della cupola: la doppia cupola ottagonale, l’altezza, la larghezza, il profilo a quinto acuto, il tamburo.
Tale ultimo progetto era rappresentato attraverso un modello in scala predisposto in una navata laterale del duomo e ogni anno i responsabili della fabbrica erano obbligati a poggiare ambedue le mani su una copia della Bibbia e giurare che avrebbero costruito l’edificio seguendo fedelmente le indicazioni dettate dal modello.
Filippo Brunelleschi entra in scena nel 1418, come già detto, quale partecipante al concorso per la realizzazione del modello costruttivo della cupola sulla base del modello di Fioravanti. Partecipano al concorso 17 concorrenti tra cui Lorenzo Ghiberti (già affrontato in un precedente concorso per la realizzazione delle porte del Battistero nel 1401, vinto dal Ghiberti). Questa volta vince il concorso il Brunelleschi nell’Aprile del 1420. Questo è quanto già noto, e da qui inizia la storia.
Cupola di Brunelleschi: le origini
L’opera del Duomo aveva nominato, per giudicare le proposte dei partecipanti, una “commissione di esperti” il cui presidente era molto severo e formale conosciuto come ser Normatore, costui chiama Brunelleschi per comunicargli la lieta notizia e fargli delle ulteriori richieste.
Ser N.: Ser Brunellesco, le annuncio che la Commissione da me presieduta ha scelto il suo modello in muratura per la realizzazione della futura cupola. In base alla regola vigente NTC18 (Normae Technica Constructione – Annales XVIII), trattandosi di edificio esistente e in base al capitolo 8 di tale regola, ora lei ci dovrà presentare il progetto dell’intervento di Miglioramento/Adeguamento dell’intera chiesa.
Ser B.: Eminente ser Normatore, io non ho mai sentito parlare della regola da voi indicata, NTC18, sarà perché prima facevo l’orafo
Ser N.: Ma come ser Brunellesco, voi avete presentato un modello di Cupola e pensate di costruirla senza aver fatto un’analisi “spingi-oltre” (push-over in inglese ma questa lingua non si usava a Firenze) della muratura? Senza definire il Livello di Conoscenza e senza aver fatto quantomeno delle prove sulla muratura esistente con dei “martinetti piatti”? E il fattore di vulnerabilità sismica? […]
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