Esonero parziale dei contributi previdenziali: Nel 2021 lo Stato ha destinato 2,5 miliardi ad autonomi e professionisti

Previsto l’esonero parziale, per il versamento dei contributi, agli iscritti alle casse di previdenza private.  L’agevolazione è prevista per chi ha subito un calo pari o superiore al 33% del fatturato.

La legge di Bilancio 2021 aveva già introdotto la riduzione dei contributi previdenziali di lavoratori autonomi e professionisti, destinando una somma pari ad 1 miliardo di euro. Tra le novità di Marzo contenute nel decreto Sostegni, all’articolo 3, troviamo ulteriori 1,5 miliardi a sostegno di autonomi e professionisti.

L’importo massimo elargibile è di circa 3.000 euro ed è rivolto ad una platea di circa 820.000 persone. Potranno usufruirne tutti quei professionisti che nel 2019 hanno dichiarato un reddito uguale o inferiore a 50.000 euro e che abbiano registrato, nel 2020, un calo del fatturato almeno pari al 33%.

Il budget totale quindi, ammonterà a 2,5 miliardi ma per la fruizione bisognerà ancora attendere i prossimi decreti del ministero del Lavoro che, molto probabilmente, chiamerà le Casse di previdenza a svolgere l’importante ruolo dell’individuazione degli aventi diritto.

Tra vecchi e nuovi bonus, ai “partita IVA” potrebbe spettare un bonus cumulativo superiore ai 6.000 euro. Questo poiché l’ esonero parziale dei contributi andrebbe a sommarsi ai ristori dei mesi scorsi: i 1.000 euro minimi, garantiti a coloro che hanno subito una perdita del fatturato pari o maggiore al 30% rispetto all’anno precedente ed i 2.200 euro relativi ai ristori dei mesi di Marzo Aprile e Maggio 2020, i cui destinatari sono stati circa 500.000 professionisti.